L'usato e il suo futuro

marko

@marko

Elencato il 15.02.2024

Da dove proviene l’usato?

Quando è stato utilizzato per la prima volta il termine “seconda mano”? Il termine è emerso nel XV secolo e significa letteralmente “da una mano all’altra”. Si è diffuso tra le masse grazie all’acquisto di beni usati nei mercatini del Belgio e della Francia alla fine del XIX secolo. La tendenza ad acquistare articoli usati a prezzi convenienti ha incoraggiato lo sviluppo della moda vintage.

Oggi

In un mondo in cui il consumo e la produzione di massa sono diventati la norma, Marko vuole creare un contro-movimento con la vendita online di prodotti di seconda mano. La vendita di beni usati attira l’attenzione, e possiamo constatare che questa tendenza sta guadagnando terreno in tutto il mondo. L’usato sta diventando un attore significativo per il nostro futuro sostenibile.
Il settore dell’usato è in piena crescita:
“Le tesi si basano su un sondaggio internazionale condotto tra i consumatori. Più della metà (56%) dei clienti tedeschi ha dichiarato di aver già acquistato abbigliamento di seconda mano.
Nel caso dei brand di lusso, il 44% ha già acquistato articoli di seconda mano; nella generazione Z (cioè coloro nati tra il 1995 e il 2010), questo dato è stato del 55%, ossia undici punti percentuali in più.” (PWC, 2023) - Questo passaggio è stato tradotto dall’originale tedesco all’italiano da marko per questo articolo di blog.
Questo rapido sviluppo continuerà ad accelerare nei prossimi anni.

1. L’impatto ecologico

L’aspetto più convincente del mercato dell’usato è il suo impatto ambientale. Ogni articolo di abbigliamento, dispositivo elettronico o gadget domestico rivenduto rappresenta una piccola vittoria contro l’impatto ambientale della moda veloce e della società di consumo attuale. L’industria della moda produce 92 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno (Ellen MacArthur Foundation, 2023). La seconda mano prolunga il ciclo di vita dei prodotti, riducendo la necessità di produrre nuovi articoli.
AI generated pile of clothes (Source: Pixaby)
Ricerche hanno dimostrato che l’impatto ambientale del riutilizzo dei tessuti è anche 70 volte inferiore, anche tenendo conto delle emissioni legate al trasporto delle esportazioni globali per il riutilizzo (MRW, 2023).
Il nostro comportamento di consumo e il modello della moda veloce devono essere sicuramente rivalutati oggi. Gli articoli di seconda mano incarnano l’essenza di questo cambiamento e sono un pilastro per un modello economico più sostenibile.

2. La tecnologia dell’usato

La nostra era digitale ha aperto molte nuove possibilità che rendono l’acquisto di prodotti usati più facile e attraente. Con marko, vogliamo semplificare l’acquisto di scarpe, fotocamere, sedie, tappeti e molto altro. Pubblicare un annuncio è stato reso più semplice: prendi il tuo telefono, scatta cinque buone foto, caricali su marko.ch, inserisci i dettagli più importanti e il gioco è fatto! La categorizzazione personalizzata dei prodotti, il pagamento sicuro e la spedizione facile di marko rendono lo shopping di seconda mano più semplice che mai.

3. Mercati dell’usato

Non sono solo i vestiti a avere una seconda vita. Il mercato dell’usato si estende a settori inaspettati. Dai prodotti elettronici ricondizionati ai mobili usati e ai vestiti da sposa di seconda mano, i consumatori stanno adottando l’idea che praticamente qualsiasi cosa possa trovare una nuova casa, riducendo i rifiuti in una vasta gamma di settori. Questa è un’altra ragione per cui marko ha scelto deliberatamente di concentrarsi sui settori della moda, dell’elettronica e della casa.
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4. Il futuro della moda:

Man mano che la moda evolve, anche la percezione di cosa sia alla moda cambia. Gli influencer stanno sempre più sostenendo il movimento di seconda mano, rendendolo non solo ecologico, ma celebrando anche uno stile unico. La seconda mano promette di essere più riconoscibile e offre a ognuno ampia libertà per sviluppare il proprio stile.
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